Tappo in sughero o tappo a vite? Parola agli "Svitati"
Meglio il tappo in sughero o quello a vite? La discussione va avanti da moltissimo tempo e, mentre i consumatori sembrano preferire decisamente la prima opzione, in questi giorni 5 Big della produzione vitivinicola italiana hanno preso netta posizione.
Franz Haas, Graziano Pra, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa lunedì 6 marzo 2023 si sono ritrovati a Villa Sorio di Gambellara (Vi) in occasione dell’inconsueto evento “Gli Svitati” organizzato per spiegare la loro scelta di sostenere l’uso del tappo a vite, già in uso da tempo nelle loro cantine.
A tutti è purtroppo capitato di pregustarsi un bicchiere del vino preferito e trovarsi di fronte alla delusione di una bottiglia non più buona per via del tappo in sughero.
Con il tappo a vite i problemi di questo tipo sono ridotti a zero (a meno di difetti meccanici di chiusura) e viene garantito il perfetto mantenimento delle qualità organolettiche di ciascuna bottiglia mentre con il tappo in sughero potenzialmente ogni bottiglia può essere diversa dall’altra, cosa impensabile per chi spende tempo e fatica in vigna e in cantina per ottenere i migliori risultati.
Walter Massa sintetizza come sempre in maniera diretta e tagliente il suo pensiero, condiviso da tutti gli “Svitati”: “Il vino è una cosa seria, è la visione del vignaiolo che lo produce e se non è buono deve essere per colpa mia e non per il tappo”.
Nonostante la ritrosia dei consumatori, in tutte le degustazioni e studi effettuati è risultato che dopo 10 anni i vini in bottiglia di tappo a vite risultano uguali o migliori di quelli conservati in bottiglie con tappo in sughero.
I vantaggi del tappo a vite sono molteplici: il vino invecchia meglio, più lentamente, senza alcuna influenza da parte del sughero e in maniera qualitativamente omogenea per ogni bottiglia. È inoltre realizzato in alluminio, un materiale completamente riciclabile, è facile da aprire e facile da chiudere. Questo tipo di chiusura permette inoltre di utilizzare meno solforosa (circa il 30%), che viene aggiunta al vino per evitare che si ossidi, con un evidente vantaggio anche per la salute.
Oggi le cantine Franz Haas e Prà tappano a vite il 100% della produzione, Jermann è al 60%. Ancora una volta sono i visionari pionieri della viticoltura italiana e lotteranno insieme per affermare la loro idea. I risultati sono dalla loro parte, i loro eccezionali vini sono lì a dimostrarlo!
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